Se cambi le parole non puoi più comportarti come prima
L’impegno per un uso rispettoso e consapevole delle parole e per sradicare dalla lingua le espressioni sessiste e discriminatorie è solo l’inizio di un processo teso a ribaltare una mentalità basata ancora su troppi pregiudizi. La conseguenza, necessaria quanto naturale, è un cambio di direzione radicale.
Che cos’è dunque la libertà?
C’è una bella differenza tra libero e arbitrario, in linea di principio non sembrano esserci dubbi. Quando però si passa dalla teoria alla pratica ci si accorge come in realtà i confini siano pericolosamente sottili. Battersi perché scrittura e parole siano sempre ispirate dall’etica è il miglior antidoto contro gli inganni tesi dai manipolatori dei discorsi e dai campioni delle fallacie logiche.
Negazionismo, hate speech, libertà di opinione: dove comincia e finisce un diritto
Essere negazionisti, vale a dire negare l’esistenza di eventi storici documentati o realtà scientifiche acclarate, non è di per sé un reato. Lo diventa quando si fa oggetto di propaganda o peggio di incitamento all’odio. Allora si profila tutt’altro scenario.
Libertà di pensiero o pensiero in libertà? Limiti e diritti
La libertà di pensiero è un valore che avvertiamo tutti come sacrosanto, ma che succede quando il pensiero di cui si rivendica la libertà va contro la democrazia, la dignità umana o nega verità storiche e scientifiche incontrovertibili?
Libertà di espressione, etica e Costituzione
Libertà di espressione, di opinione, di manifestazione sono diritti che sentiamo tutti come fondamentali per la nostra vita collettiva e individuale. Ma da dove vengono questi termini e perché sono stati oggetto di definizione e analisi particolari da parte di più di una Carta costituzionale europea?
Giornalismo etico: presupposto della buona informazione
Non c’è buon giornalismo senza etica. Il vero giornalista è colui che tiene sempre presente la propria deontologia professionale, pubblica notizie solo se sono utili e accreditate e interpreta il proprio lavoro come un servizio alla comunità.
Scrittura etica: un progetto che intercetta i segnali dei tempi
Il progetto di Scrittura etica nasce dall’esigenza di contrastare il fenomeno diffuso di usare la comunicazione, specie social, come terreno di battaglia per annientare e offendere l’interlocutore. È questa una malattia figlia dei nostri tempi e in tanti – da Carofiglio a Bergonzoni, passando dalle parole che ci ha lasciato Sepúlveda – stanno levando la voce per denunciarla e proporre rimedi.
Etica della scrittura: una conquista moderna?
Già Platone nei suoi Dialoghi si interrogava sul significato di etica e arrivava a considerarla un valore che abbraccia ogni aspetto della vita umana. Anche la comunicazione quindi, specie quella scritta, deve attenersi ad un codice etico comune e condiviso. Inoltre la diffusione dei social impone a tutti di prestare attenzione a quello che si scrive, affinché sia autentico, attendibile e rispettoso della libertà e sensibilità altrui.
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